lunedì 8 marzo 2010

Luglio 1931.Le donne di Marmore lottano per l'acqua potabile


Luglio 1931. Marmore non aveva l'acqua potabile, c'era solo una fontana di acqua fluviale vicino al passaggio a livello delle Ferrovie e portavano l'acqua potabile con sei botti di legno installate sopra un camion. Il malcontento era tanto, la cellula del partito comunista iniziò un'opera di convinzione tra la popolazione per recarsi a Terni in massa a protestare presso le autorità per avere l'acqua potabile.(...) un giorno partirono da Marmore una ottantina di donne a piedi, a Papigno si unirono donne del luogo, a Piazza Solferino a Terni si unì un gruppo di Collestatte e tutte insieme gridarono "Vogliamo l'acqua".(...)nei giorni seguenti la popolazione si rifiutava di attingere acqua dalle botti collocate sul camion, ci furono incidenti e due donne: Ascani Nina e Sapora Irene furono arrestate e rinchiuse nel carcere di Via Carrara per due giorni.
L'agitazione ebbe l'effetto desiderato, poichè il podestà si mise in movimento per realizzare gli acquedotti nelle delegazioni che ne erano prive e nel 1934 Marmore, Papigno, Campomicciolo, Collestatte ebbero l'acquedotto.


Bruno Zenoni, tratto da "La memoria come arma"

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