venerdì 27 marzo 2009
Riflessioni sull'Austerità
L’Austerità, un imperativo a cui oggi non si può sfuggire
Questo fine settimana si aprirà una discussione a Sinistra, sulle idee ed i programmi in vista delle prossime elezioni,ma anche come avvio del nuovo soggetto unitario “Sinistra e Libertà”. Tale discussione avverrà attraverso una consultazione non sulle persone ma sulle linee guida per una nuova Sinistra al passo con i tempi attraverso “Le Primarie delle idee”.- A tal proposito vorrei contribuire al dibattito riportando alcune riflessioni che ho colto in questi ultimi giorni dopo aver letto due articoli riguardanti il tema dell’Austerità che fu proposta da Enrico Berlinguer alla fine degli anni settanta, uno di Giorgio Nebbia e un altro di Stefano Sylos Labini.
Nel 1977, con un discorso al Teatro Eliseo, l’allora segretario del PCI apriva una discussione su come trasformare la società nelle sue strutture e nelle sue idee di base, attraverso una politica di austerità.
Per Berlinguer il mondo occidentale, quello più sviluppato, doveva abbandonare l’illusione di uno sviluppo fondato sull’espansione dei consumi individuali. Questo sviluppo non aiutava certo i popoli del Terzo mondo ed era causa di sprechi e dissesti finanziari.
Un discorso “scomodo” che gran parte della società italiana rifiutò di comprendere.
Giorgio Nebbia riprende, nel suo articolo scritto per il mensile “Il Calendario del Popolo”, il tema dell’Austerità. Egli analizza la cosiddetta “Proposta di progetto a medio termine” presentata sempre in quegli anni dal PCI. In questa proposta ci sono idee che, purtroppo, neanche nelle zone governate dalle Sinistre sono state attuate (è superfluo dire che nemmeno quando la Sinistra è stata al governo nazionale…); tali proposte vanno dall’energia solare all’utilizzo di mezzi di trasporto collettivi, fino al ripensamento delle nostre città per frenare lo sviluppo congestionato di quest’ultime, in modo da attuare politiche che disincentivino l’afflusso dei giovani verso i grandi centri abitati, causa del contemporaneo invecchiamento delle popolazioni nelle zone rurali.
Conoscevo molto bene i discorsi pronunciati da Berlinguer sull’Austerità nel ’77 e nel ’79, ma non conoscevo questo “Progetto a medio termine” del PCI, un contributo che secondo me andrebbe rivisto e che ancora oggi mi sembra appropriato per dare alcune risposte ai problemi della nostra società.
Sul sito di Sinistra Democratica invece, Sylos Labini e mette giustamente in relazione il tema dell’austerità con quello della questione morale, proprio come fece l’allora segretario del Partito Comunista, il quale affermava :“una politica di austerità deve aver come scopo quello di instaurare giustizia, efficienza, ordine e una moralità nuova”.
La crisi che stiamo attraversando, dovuta alle fallimentari politiche neoliberiste di questi ultimi anni, dovrebbero far riflettere prima di tutto noi, la sinistra, come uscirne cercando di instaurare un nuovo modello di sviluppo, più equo e compatibile con l’ambiente e al passo con le evoluzioni della società
Austerità quindi come occasione per trasformare la società, che “possa dar luogo anche ad un balzo di civiltà”.
Concordo quindi con le conclusioni di Giorgio Nebbia secondo il quale “il dibattito e le proposte di un quarto di secolo fa sono stati dimenticati, ma quelle proposte sono ancora sensate, anzi sono le uniche che possono ricostruire la base di un “programma” di lavoro politico. Ricominciamo a “far politica” da qui?”
Tommaso Sabatini
Capogruppo "Sinistra" Circoscrizione "Velino" Terni
Coordinatore 3° com.ne Consigliare
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